ASSALTO ALLE CARCERI FASCISTE!
“Siamo i diavoli rossi venuti a liberarvi!”
Il collettivo di scrittori Wu Ming sostiene che le storie sono asce di guerra da dissotterrare. Troviamo sia un pensiero molto azzeccato, specie se si affronta il tema della Resistenza antifascista. Un popolo senza memoria è un popolo che si fa manipolare. Ci sono vari modi per cancellare la memoria e la storia del popolo, per farci dimenticare da dove veniamo e per condurci dove vogliono lorsignori: uno è quello di annacquare le coscienze nel corso degli anni, pian piano, con un lavorio paziente ma costante, un lavaggio del cervello sottile ma crescente, mettendo in discussione la contrapposizione fascismo-antifascismo. Riabilitando Mussolini, cancellano la Resistenza e la Costituzione, frutto della Resistenza. Questo è stato fatto. Un altro modo è stato di emarginare, colpire, perseguitare i partigiani che la Resistenza l’hanno condotta in maniera ineccepibile sul piano militare ma soprattutto politico, con la consapevolezza che essa si sarebbe compiuta definitivamente non solo liberandoci dal fascismo, ma anche da chi il fascismo lo genera, la borghesia monopolista. Anche questo è stato fatto. Tanti partigiani comunisti nel dopoguerra furono denunciati, incarcerati, costretti all’esilio dagli stessi aguzzini repubblichini amnistiati e reintrodotti nelle loro funzioni amministrative. Questo ricordo di Pierluigi Visintin su un eroico episodio della Resistenza vuole essere un piccolo omaggio alla classe operaia, ai partigiani comunisti che questo Paese lo hanno riscattato, e sono stati perseguitati da una repubblica borghese spesso senza memoria che oggi, per ironia della sorte, è vittima stessa di coloro che ha sempre protetto. Continua a leggere Assalto alle carceri fasciste!